News 1978-2009

1978 - La nostra attività ebbe inizio nel 1978, quando venne scoperto il pozzo dell'Anguanà ed i mattoni ricurvi venivano asportati e andavano disperdendosi presso le abitazioni dei gallignanesi. Questa dispersione dei reperti fu lo stimolo per la formazione di un Gruppo Archeologico. 

1994 - La mappa Archeologica - Individuazione di strutture complesse quali strade (presso la Giubilea), pozzi (cave del Bosco Vecchio, Anguanà, Serafina), pavimentazioni (Bosco Vecchio, San Germignano, Mulino San Pietro, Anguanà) inclusa la presenza di una villa romana di notevoli dimensioni. 

Maggio 2007 - Scavo della Montagnola - Scavo della “Montagnola” del Bosco Vecchio, alla scoperta della mitica città di Aquaria i cui resti andiamo cercando da anni.

Ottobre – Novembre 2007 Serate Archeologiche - Con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, sono state realizzate tre serate su argomenti di interesse archeologico. 

Dicembre 2007 - “Santelle e dipinti murali sacri nel territorio di Gallignano” - E’ stato realizzato un volumetto che raccoglie le immagini e le descrizioni 

2008 - MURAVERDE - GRANDOFFIE - Nel lontano 1892, presso la Cascina Muraverde, era stato rinvenuto un ripostiglio di pani di stagno e rame e numerosi oggetti di bronzo (punte di lancia, accette, zappe, ecc. - parte del materiale è esposto presso il Museo Archeologico di Milano). Il lavoro di livellamento campi svolto nel 2008  metteva in luce la presenza di gran quantità di cocciame antico  L’ispezione accertò che tutta l’area presentava segni evidenti di un antico insediamento.  Oltre ai numerosi frammenti di terracotta sono venuti alla luce anche reperti in metallo che potrebbero essere piccoli attrezzi da lavoro. Al margine Nord dello scavo sono stati individuati due piccoli vani a forma quasi quadrata con lati di circa due metri: la pavimentazione interna dei vani è formata da terra battuta e le fondazioni perimetrali sono costituite da frammenti di terracotta.

2008 - Il pozzo della Casc. Venina - Durante i lavori di livellamento dei campi della Cascina Venina è apparso, appena sotto il coltivo, un ammasso di grosso cocciame di cotto. I primi indizi lascivano supporre la presenza di una tomba ma, dai primi assaggi quali embrici e coppi, si è optato per il crollo di una piccola abitazione. 

2009 - L'INSEDIAMENTO DELLA VENINA - E' venuto alla luce un importante insediamento del periodo celtico-romano. Il ritrovamento più interessante è stato quello della necropoli, formata da sette tombe ad incinerazione. Una tomba consisteva in un sottofondo formato da piccoli ciottoli tenuti insieme da un impasto di calcificazione. Questa tomba è stata chiamata “La Tomba del Guerriero” considerando il tipo e la ricchezza del corredo in essa rinvenuto formato da un coltello o pugnale, da una lunga collana formata da grossi anelli di vetro di diverse dimensioni, da un tondo di metallo a forma di cono con un grosso foro centrale, da una bellissima armilla di vetro verdognolo, con la superficie dell’anello larga oltre tre centimetri con cinque balze degradanti, Il corredo era completato da un altro pugnale-coltello adagiato su una tavoletta di roccia.